Le parole delle mani

Per anni Jonas (Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi) ha collaborato con la Scuola per progetti di prevenzione, di intervento nel gruppo-classe e di formazione per gli insegnanti.

Il progetto “Le parole delle mani”, nasce da un’idea di Anna Maria Taroni a seguito dell’incontro con Petit Jonas, un’associazione che si rivolge al bambino e al mondo delle sue relazioni. L’intento è quello di permettere a linguaggi diversi di contaminarsi (il sapere, il produrre e l’interpretare). Si usano le mani, le parole e l’ascolto.

Il progetto che si svolge all’interno dell’Istituto Comprensivo 11 di Bologna (BO), ha visto il suo avvio a novembre 2015.

I percorsi proposti, che coinvolgono l’ultimo anno delle materne, prime, terze, quinte elementari, prima media, si dipanano dalla narrazione di parole, trasformando le parole in “narrazioni manipolative” ovvero in narrazioni attraverso la materia utilizzando strumenti e tecniche di arteterapia.

Chi partecipa, ha la possibilità di sperimentare il potenziale creativo di cui è portatore, ci si stupirà e ci si compiacerà di quello che si crea e si comunica, e delle piccole meraviglie che pian piano emergeranno.

Chi partecipa accede a uno spazio privilegiato per potersi raccontare attraverso la materia, e sempre attraverso la materia dare forma ai propri mondi interni dando concretezza a parti di noi che magari non sapevamo neanche di avere.

Non è uno spazio solo per chi sa disegnare o ha una buona manualità, ma è uno spazio per tutti per provare, sperimentare, inciampare per poi trovare soluzioni per rialzarsi, una sorta di palestra dove non esiste l’errore, ma esiste il fallimento come possibilità di generare del nuovo facendo emergere la propria singolare particolarità.

I bambini e ragazzi fanno anche esperienza della propria manualità per stimolare la capacità di progettazione autonoma come possibilità creativa  di risoluzione delle difficoltà.

Il percorso così strutturato nella ricerca e sperimentazione riapre le porte ai bambini e ragazzi, alla ri-scoperta del piacere di scoprire, esprimersi, raccontarsi, di emozionarsi e stupirsi delle conoscenze.

 

Conduzione e ideazione del progetto: Anna Maria Taroni

Coordinamento del progetto: Simona Bani

Intervento operativo e collegamento con le Scuole a titolo volontario: Sandra Paoletti

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *