Dalla serie A alla Z

Come anticipato, in questo tempo sospeso, utilizzerò la visibilità del sito internet e dei vari social, per aprire uno spazio di riflessione, pensiero, elaborazione, poiché come ho già scritto, l’inverno lascerà il posto alla primavera, e la primavera deve poter essere per tutti, non solo per qualcuno.  Perché quando si andrà a ricostruire, non  è detto che si devono fare le cose come prima, perché si è sempre fatto così, ma l’augurio è che possa essere una straordinaria opportunità, per fare le cose meglio. Un terreno per diventare fertile ha bisogno di tempo… ed allora utilizziamo questo tempo.

Da questa mattina mi risuona nella testa una frase che avrete incontrato nella lettura della “Fattoria degli animali” di Orwell, che recita più o meno così “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”, frase che ci avrà fatto più volte sorridere, gogliardicamente,  se vi sentite più uguali, amaramente, se vi sentite meno uguali.

Questa mattina, fra i vari messaggi che mi sono arrivati dopo l’articolo di ieri “Figli di nessuno”, me ne è arrivato uno con scritto di stare tranquilla perché alle partite iva hanno pensato, non siamo stati dimenticati. “Che bello essere pensati”, è stata la mia prima esclamazione, mi sono allora precipitata a leggere immediatamente l’articolo.

Riporto ciò che è uscito sul sito www.espresso.repubblica.it  in data 11/03/2020: “Quindi utilizzando la cassa integrazione ordinaria, i Fis e la cassa integrazione in deroga sarà possibile dare una risposta a tutti i lavoratori italiani che in queste settimane non stanno lavorando? No. Ci sono fasce deboli, come le partita iva, gli intermittenti, i lavori a chiamata e i collaboratori che restano esclusi dalla cassa integrazione e a loro consigliamo di rivolgersi ai patronati […] per valutare l’attivazione di sistemi di sostegno al reddito”.

Subito mi sono detta che se quando ti pensano, ti pensano così, forse è meglio non essere pensati, e qui arriva l’amara constatazione che ci sono lavoratori di serie A  tutelati, e guai a toccare i diritti, e quelli, vorrei dire di serie B, ma in realtà temo di dovere nominare la serie Z, che diritti sembrano proprio non avere, eccetto il sacrosanto dovere di pagare le tasse. Ed intanto inizieranno a valutare, il tempo passa, ma la quotidianità va sostenuta, come sempre dalle nostre famiglie.

Pensiamo riflettiamo, costruiamo insieme una sensibilità nuova, perché insieme si può.

#ricordatevidinoi

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